Aziende e Social Recruiting: vantaggi e consigli per utilizzarlo

Che cos’è il Social Recruiting? Avrete tutti sentito questo termine, ma conoscete davvero quali sono i vantaggi e come utilizzarlo al meglio per ottimizzare il processo di recruiting?

Aziende e Social Recruiting: vantaggi e consigli per utilizzarlo

Il Social Recruiting è un fenomeno molto attuale che rispecchia appieno i tempi in cui viviamo.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche chiave di questo fenomeno, quali vantaggi può apportare e i consigli per renderlo un utile strumento al servizio dei recruiter.

Cos’è il Social Recruiting

Parliamo di Social Recruiting per riferirci alla modalità di individuare candidati per le ricerche attraverso il web e i canali Social: principalmente LinkedIn ma non solo, anche Facebook e Twitter si rivelano utili piattaforme per presentarsi come azienda e come serbatoi di potenziali talenti.

L’avvento della Pandemia di Covid-19 ha di fatto accelerato una serie di dinamiche già in atto, spingendo aziende e candidati ad utilizzare sempre più spesso strumenti digitali per incontrarsi e gestire le relazioni, come videochiamate, call e video presentazioni.

Allo stesso modo si è verificato un fenomeno bi-direzionale di incontro digitale tra domanda e offerta di lavoro: i candidati alla ricerca di informazioni sulle aziende, da trovare attraverso siti web ma anche pagine social aziendali e blog e i recruiter, attivi nella ricerca online di profili e di informazioni sui candidati reperibili liberamente dai loro account social.

Social recruiting: quali canali utilizzare?

Il principale social network a cui pensiamo in ambito professionale è senza dubbio LinkedIn: senza alcun dubbio si tratta del bacino perfetto a cui attingere alla ricerca di profili professionali per fare screening di curriculum e facilitare contatti con potenziali candidati. Attraverso LinkedIn è possibile creare una pagina aziendale, da alimentare con contenuti di valore e per promuovere annunci, anche attraverso le condivisioni dei colleghi.

L’adesione a gruppi specifici facilita le relazioni con profili affini al contesto o al settore aziendale, e la partecipazione a tavoli di confronto o discussioni virtuali facilita incredibilmente la creazione di una rete di connessioni di alto profilo. Ovviamente le relazioni possono nascere in maniera duplice: le aziende possono ricercare candidati con cui entrare in contatto ma anche essere contattate a loro volta in maniera rapida ed efficace rispetto ai canali tradizionali.

Non va sottovalutato anche l’utilizzo di Facebook quale piattaforma social: questo social network non nasce con scopi professionali ma offre comunque strumenti interessanti e gratuiti alle aziende per promuovere il proprio brand, postare offerte di lavoro, aprire discussioni su argomenti di interesse facilitando la creazione di un network in cui selezionare profili idonei alle proprie ricerche.

Allo stesso modo possiamo considerare Twitter o Instagram: il primo è caratterizzato dalla sintesi dei messaggi e richiede tecniche più affinate per un social recruiting di successo, mentre il secondo è rivolto prettamente alla promozione di brand e prodotti con l’uso di video e immagini. Un potenziale candidato potrebbe essere attratto da aziende che comunicano i propri valori e fanno conoscere il loro brand in maniera strategica, creando un’esperienza di Employer Branding che sia quanto più possibile allineata con la Brand Identity.

Source: Job Seeker Nation Study, Jobvite

Social recruiting: quali vantaggi concreti?

Il principale vantaggio dell’utilizzo di canali social nel processo di recruiting è sicuramente il risparmio di costo: le piattaforme sono gratuite nel loro utilizzo base e quindi le aziende possono creare pagine aziendali utili per presentarsi e descriversi, offrendo al candidato una prima esperienza di Employer Branding. Allo stesso tempo il vantaggio per gli utenti individuali è da leggere in termini di Personal Branding, offrendo l’opportunità di mettere in luce esperienze e competenze in un ambiente “pubblico” e con ampia risonanza.

Un altro vantaggio da considerare per i recruiter è la possibilità di effettuare una pre-analisi dei profili prima dei colloqui: gli account LinkedIn ad esempio mostrano esperienze pregresse, conferme di competenze da parte di colleghi o ex-colleghi, partecipazioni a corsi, eventi e seminari, tutti elementi interessanti sotto l’aspetto caratteriale e delle competenze dei potenziali candidati.

La platea dei profili disponibili online inoltre è ampissima, consentendo ai recruiter di individuare anche persone che non sono attive nella ricerca di annunci di lavoro ma che possiedono tutte le caratteristiche adatte, quali giovani neo-laureati o laureandi oppure professionisti con alte specializzazioni che sono facilmente contattabili proprio attraverso questi canali. Si tratta di potenziali canditati definibili come “passivi” che altrimenti non sarebbero raggiungibili dai recruiter.

La condivisione di eventi, sponsorizzazioni e partnership consente alle aziende di usufruire di una vetrina gratuita dove promuovere i propri valori aziendali, il proprio impegno sociale e culturale, facilitando l’incontro con profili affini e le relazioni con potenziali candidati.

I consigli da seguire

Spesso le aziende si muovono nel Social Recruiting senza adottare una vera e propria strategia nell’uso dei social network, riconoscendone i vantaggi ma rischiando di non coglierne appieno tutte le opportunità.

Il primo passo da seguire è quello di dotarsi di una policy interna per l’utilizzo dei canali social: offrire linee guida ai propri dipendenti è un atto di responsabilità e garantisce un miglior posizionamento, aderendo alla community in maniera coerente con i valori aziendali.

Ugualmente importante è garantire che i propri addetti alle selezioni siano sufficientemente formati per l’uso dei social network ottimale: un’adeguata formazione permetterà di risparmiare tempo e assicurarsi un uso efficace delle piattaforme social.

In tutti i casi la comunicazione è un’arma strategica su cui fare affidamento per un social recruiting efficace: l’utilizzo degli hashtag adatti ad esempio rende i propri annunci più facilmente ricercabili e attraenti per i job-seeker.

Scopri di più su glickon, la piattaforma di People Experience & Analytics che aiuta le aziende a costruire un'esperienza di lavoro migliore, per candidati e colleghi, grazie a un approccio data-driven e a esperienze semplici e coinvolgenti.

Assumi e fai brillare i talenti in azienda
Richiedi una demo