AI Recruitment Tools: cosa cambia per gli HR

Dedicare tempo e attenzione alla scrittura della job description è importante. Con Glickon Job Description Generator si possono generare testi di grande qualità in poco tempo.

L’Intelligenza Artificiale è davvero la soluzione per garantirsi un processo di recruitment efficace? Di recente se lo sono chiesti anche in Forbes.Gli AI recruitment tools sono la risposta al miglioramento della performance HR e della candidate experience? Una recente ricerca di McKinsey afferma che il 67% delle imprese ha accelerato l’adozione dell’Intelligenza Artificiale nei propri modelli, nell’era del post-pandemia.

AI recruitment tools: di cosa si tratta?

Iniziamo col vedere insieme nel dettaglio di cosa parliamo quando ci riferiamo agli strumenti di intelligenza artificiale applicati in particolare ai processi di recruitment.Il punto di partenza da cui iniziare il ragionamento è quello di considerare l’IA come un valore aggiunto alle competenze ed alla capacità umana e non ad un loro sostituto: non si tratta, infatti, di alternative ma di un’integrazione strategica da affiancare con consapevolezza all’HR.

Parlando di Intelligenza Artificiale ci riferiamo nel dettaglio ad un processo chiamato machine learning, rivolto cioè alla capacità di software programmati dall’uomo di trattare i dati riproducendo le capacità umane, con il vantaggio di poter lavorare sulla riduzione degli errori e su un’elaborazione di dati quanto più logica/analitica possibile.

Intelligenza artificiale: mettersi al riparo dai bias

Abbiamo parlato di consapevolezza perché l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale deve partire da un processo ben strutturato messo in atto da HR, sapendo che pur trattandosi di un supporto informatico basato su dati, alla base vi è una programmazione attuata da esseri umani, che non può essere quindi considerata del tutto esente da errori.Sappiamo, infatti, che le scelte umane possono essere influenzate da bias cognitivi: pregiudizi inconsci insiti nel pensiero umano e difficili da debellare, che potrebbero facilmente “traslare” dall’umano all’artificiale tramite le decisioni prese dai selezionatori nello storico dei dati.

L’investimento in intelligenza artificiale dev’essere quindi affiancato da un pari investimento in machine learning per ridurre il rischio di ereditare simili errori ed evitare il propagarsi di bias.

Intelligenza Artificiale nel recruiting: dove si applica?

L’Intelligenza Artificiale è applicabile con strumenti e obiettivi diversi a tutte le fasi del processo di recruiting:

  • La ricerca

I candidati più idonei per un certo ruolo potrebbero non essere effettivamente alla ricerca di un posto di lavoro. Come fare ad intercettarli allora? Esistono appositi algoritmi studiati per individuare i migliori anche tra i candidati “passivi”;

  • Lo screening dei CV

È una fase che richiede tempo e metodo, per non tralasciare un cv che potrebbe rivelarsi interessante: ecco che l’intelligenza artificiale può supportare l’HR individuando i profili migliori attraverso software che matchano le caratteristiche ricercate e le competenze contenute nei cv;

  • La selezione vera e propria

L’intelligenza artificiale può supportare nella pianificazione e gestione di colloqui, nella risposta alle domande e ai dubbi dei candidati attraverso chatbox dedicate, nella formulazione di feedback mirati.Ma una delle fasi dove inaspettatamente l’Intelligenza Artificiale applicata al recruiting è più efficace è la scrittura di una Job Description con il supporto di un generatore di testo.

La soluzione proposta da Glickon Flow permette di coniugare Intelligenza Artificiale alle abilità umane, utilizzando GPT-3, un generatore di testo che con alcuni semplici input inseriti dal recruiter è in grado di redigere una Job Description completa e formattata, con un notevole risparmio di tempo ed un livello di qualità inimmaginabile.

AI Recruitment: il ruolo dei recruiter

Le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale al recruiting sembrano avere un enorme potenziale: ciò significa che in futuro si rischia di veder sparire la figura del recruiter? Nulla da temere, i recruiter non si estingueranno.

La tecnologia e l’Intelligenza Artificiale sono un valore aggiunto strategico ad un processo che va sempre guidato dalle capacità umane: essere affiancati da simili strumenti permetterà invero ai recruiter di risparmiare tempo per attività lunghe e laboriose, tempo prezioso che potranno dedicare ad attività strategicamente più valide e che consentano ad esempio una conoscenza più approfondita e complessiva dei candidati.Il ruolo del recruiter potrà divenire ancora più strategico grazie al supporto della tecnologia che, applicata a vari livelli ai processi HR, permetterà di intraprendere scelte e valutazioni più veloci, obiettive e approfondite, in tempi rapidi, con un risparmio di tempo e risorse per le aziende ed esperienze di Employer Branding sempre più interessanti e uniche.

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